La nascita della Blonde d’Aquitaine
La Blonde d’Aquitaine discende dal Bos Aquitanicus, una razza bovina che ha dato origine, nella Francia sud-occidentale, a bovini dal mantello fromentino e dalle mucose chiare. Tali animali sono noti per la loro grande forza, derivante da un’eccezionale muscolatura. La Blonde d’Aquitaine, poi, raccoglie nel suo patrimonio genetico le qualità di altre tre eccellenti specie: la Garonnaise, la Quercy e la Blonde des Pyrénées.
È nel XIX secolo che ha inizio un processo di miglioramento genetico della razza, che prende il via anche grazie alla creazione dei primi sindacati d’allevamento. Il primo Herd Book Garonnais (ovvero il libro – o registro – genealogico) viene redatto da Édouard Giresse, sindaco del comune di Meilhan-sur-Garonne, nel 1898. A questo si aggiungono, fino al 1920, anche un Herd Book Quercy e un Herd Book Blonde des Pyrénées.
In questo periodo il settore agricolo è terreno fertile per i politici, che trovano diversi sostenitori nell’ambiente, concentrandovi la loro attività. Proprio per questo motivo Raphaël Trémouille – veterinario e Consigliere Generale della IV repubblica – decide di consacrarsi allo sviluppo della Garonnaise.
Ma allo scoppiare della Seconda Guerra Mondiale, segue un’importante mutazione delle campagne. Lo sviluppo della meccanizzazione ha infatti effetti diretti sulla popolazione dei bovini e dai 500.000 capi del periodo pre-bellico se ne arrivano a contare appena 200.000 nel 1958. Trémouille si adopera, pertanto, nell’intento di unire la Quercy con la Garonnaise, allo scopo di garantirne la sopravvivenza. Il suo progetto vede definitivo compimento già nel 1961.
Un anno più tardi la nuova razza nata dagli sforzi di Trémouille viene a sua volta unita con la Blonde des Pyrénées. Il 20 febbraio 1962 nasce la Blonde d’Aquitaine così come la conosciamo. La data coincide con la creazione del suo Herd Book della razza, cui segue, dieci anni più tardi, quella dell’UPRA Blonde d’Aquitaine.
L’internazionalizzazione della Blonde d’Aquitaine
Nel 1966 Philippe de Nadaillac succede a Raphaël Trémouille nel suo progetto di salvaguardia della Blonde d’Aquitaine. Egli è consigliere alla Corte dei Conti e, grazie alle sue ampie reti sociali, riesce nell’intento di internazionalizzare la razza. Grazie a lui, infatti, già negli anni ’70 la si esporta in Inghilterra, in Canada, negli Stati Uniti, in Israele e in Brasile. Nel 1972, l’UPRA rimpiazza l’Herd Book e, per la prima volta, il suo presidente è un allevatore: Jacques Laigneau. Quest’ultimo è ricordato in particolare per avere creato, nel 1992, il sindacato agricolo a coordinazione rurale. Più recentemente, nel 2008, l’UPRA diventa Organismo di Selezione.
Nei 10-15 anni a seguire la Blonde d’Aquitaine continua ad essere esportata, sempre rispettando la volontà di preservare la distintiva qualità della carne.
Cos’è un Herd Book
L’Herd Book, o Studbook in inglese, è il libro (o registro) genealogico. Si tratta di un registro di censimento degli animali appartenenti ad una certa specie, sottospecie o razza, e di cui i genitori sono noti.
Esistono libri genealogici per quasi tutte le razze domestiche, tra cui i bovini. Un animale iscritto sul registro genealogico possiede un suo codice di identificazione, che attesta l’appartenenza alla razza, comunemente chiamato pedigree. I bovini vengono generalmente registrati dagli allevatori in giovane età. Ciascun esemplare possiede un orecchino con l’indicazione del suo codice di identificazione, in modo che possa essere riconosciuto per tutto il corso della sua vita.
Blonde d’Aquitaine: l’allevamento
I bovini della razza Blonde d’Aquitaine si contraddistinguono per la loro docilità. Una simile peculiarità comporta un grande vantaggio tanto per l’allevatore, che può allevare la mandria a cielo aperto, quanto per l’ingrassatore, che ha la possibilità di creare lotti di bovini. La Blonde d’Aquitaine si adatta facilmente a svariati tipi di clima. Per questa ragione la si può allevare dal Canada al Brasile, passando per gli Stati Uniti, oltre che, ovviamente, in Europa.
Inoltre, la Blonde d’Aquitaine è particolarmente longeva: non è raro, infatti, trovare esemplari di 15 anni d’età. La produttività delle vacche è il risultato di grande fertilità e di una certa facilità di allevamento, pur trattandosi di una razza da carne. Si tratta, di fatto, di peculiarità legate alla stessa morfologia delle vacche e dei vitelli, come si approfondirà poco più avanti.
La morfologia della Blonde d’Aquitaine
Come accennato, i bovini di questa razza sono fertili e la stessa conformazione fisica di vacche e vitelli è particolarmente adatta alla riproduzione e al parto. Infatti, da una parte il bacino delle femmine, grazie all’ampia apertura pelvica, favorisce la riproduzione. Dall’altra i vitelli nascono con una conformazione affusolata e piatta, con un’ossatura leggera, testa allungata e zampe fini, caratteristiche ereditate geneticamente dai tori da monta. Ciò facilita il parto, garantendo una mortalità post-parto piuttosto ridotta.
Più in generale, la Blonde d’Aquitaine presenta una corporatura ben equilibrata, con arti leggeri e pelle sottile. La sua muscolatura è marcata, formosa, rotonda e compatta, con uno sviluppo maggiore nelle zone del collo, della spalla, della coscia e della zona lombare. Ha, pertanto, una mole particolarmente imponente: le femmine arrivano a pesare dai 700 agli 800 kg e i maschi dai 1.200 ai 1.300 kg. Il loro mantello è di colore fromentino – ma non è raro trovare bovini con capi rossicci o bianchi – e presentano una testa piccola con fronte larga e corna corte e giallastre.