Il Consorzio Sigillo Italiano nasce nel 2018 per rispondere a una crescente esigenza dei consumatori: una garanzia di qualità e sicurezza dei prodotti alimentari. Esso si propone di creare un brand forte e autorevole, in grado di distinguere i prodotti di qualità e con filiera tracciata tra i banchi del supermercato. La battaglia è contro le «minuscole e illeggibili etichette», che rendono difficoltoso per il consumatore accertarsi della provenienza del prodotto.
Il Sigillo Italiano propone invece un suo marchio da apporre sulle confezioni in modo che sia facilmente riconoscibile, nonché immediata garanzia di una filiera tutta made in Italy. In questo articolo cercheremo di capire cosa implichi tale certificazione sia a livello produttivo che per il consumatore finale. Avremo un occhio di riguardo per la carne Blonde d’Aquitaine che, non a caso, è un’eccellenza europea.
SQNZ: il regime di qualità del Consorzio Sigillo Italiano
Nel 2011 un decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Mipaaf) ha ufficialmente introdotto il Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia (SQNZ). Si tratta di un regime di qualità volontario strutturato secondo precise linee guida riconosciute a livello europeo. Gli allevatori che decidono di farne parte devono attenersi a precisi ed elevati standard qualitativi, che assicurano al consumatore finale un prodotto di qualità superiore.
Il Consorzio Sigillo Italiano ha aderito alle direttive che fanno capo al marchio ombrello SQNZ. Nello specifico esse riguardano una serie di fattori che includono tecniche di allevamento e condizioni igienico-sanitarie del bestiame, particolare qualità dell’alimentazione e caratteristiche genetiche degli animali. Da tali disposizioni nascono i disciplinari di produzione, a cui fanno riferimento gli allevatori di Blonde d’Aquitaine.
Uno di questi è il disciplinare “Vitellone e Scottona ai cereali”, erede dei progressi nelle tecniche di allevamento e alimentazione dei bovini. Gli animali sono seguiti da nutrizionisti esperti, che definiscono per loro una dieta sana ed equilibrata. Nello specifico, il disciplinare prevede che oltre il 60% della razione alimentare debba essere costituita da cereali e foraggi freschi o essiccati, leguminose, bietole e altri prodotti di origine vegetale. Gli alimenti sono prodotti direttamente in loco dagli allevatori che aderiscono al Consorzio Sigillo Italiano. Sono razioni rigorosamente prive di grassi animali aggiunti e, nondimeno, devono superare rigorosi controlli di terzi che ne garantiscano la qualità.
Parola d’ordine: benessere animale
Tutti gli allevatori aderenti al Consorzio Sigillo Italiano sono accomunati da un obiettivo specifico: il benessere animale. Esso, infatti, è il primo passo per un prodotto finito d’eccellenza. Nel caso della Blonde d’Aquitaine, ciò si traduce in condizioni di allevamento ottimali a partire dalle stalle, che garantiscono spazio in abbondanza e un rifornimento continuo di cibo e acqua pulita.
Gioca un ruolo fondamentale anche l’alimentazione, specifica per l’età del bovino e finalizzata a garantire una resa ottimale. In particolare, come previsto dal disciplinare di riferimento, nelle prime fasi di adattamento e ingrasso essa è rigorosamente a base di cereali, contribuendo così al giusto apporto di fibre, oltre che di amidi e zuccheri. Del resto gli allevatori di Blonde d’Aquitaine si attengono al disciplinare “Vitellone e Scottona ai cereali”, di cui si è discusso poc’anzi.
Una filiera tracciata e controllata: la certifica il Consorzio Sigillo Italiano
Uno degli obiettivi del Consorzio Sigillo Italiano è quello di certificare una filiera controllata e conforme a standard elevati, oltre che tracciata dal produttore al consumatore. Il fine ultimo è quello di aiutare il consumatore nella scelta di un prodotto di qualità. Il Consorzio si scaglia apertamente contro le etichette poco chiare. Esse mancano di trasparenza rispetto ai luoghi di provenienza e ai metodi di allevamento e macellazione del bovino.
Proprio per questo il marchio del Sigillo Italiano si propone come punto di riferimento per chi acquista. Il suo logo ben riconoscibile sulla confezione, infatti, garantisce una produzione sottoposta alle linee guida dei disciplinari. In questo modo il consumatore può riconoscere il prodotto di qualità a colpo d’occhio. Senza contare che ne giova anche il prodotto stesso, emergendo dalla compagine indistinta nei banchi frigo.
La carne di Blonde d’Aquitaine vanta l’approvazione del Consorzio Sigillo Italiano. Dai Pirenei francesi, infatti, i bovini vengono trasferiti in Piemonte, dove gli allevatori aderiscono ai disciplinari qualitativi approvati dal SQNZ, con una filiera trasparente dai pascoli alla tavola.
Non a caso la razza bovina è al centro del progetto “Blonde d’Aquitaine: European Beef Excellence”, promosso da Asprocarne Piemonte e France Blonde d’Aquitaine Sélection e co-finanziato dall’Unione Europea. Si tratta di un’iniziativa finalizzata a incentivare la conoscenza e il consumo della Blonde d’Aquitaine, un’eccellenza europea esportata in tutto il mondo.