La storia
Una lunga storia di
Il progenitore della Blonde d’Aquitaine è il Bos Aquitanicus, che diede origine a bovini dal mantello color fromentino e dalle mucose chiare, diffusi nel sud-ovest della Francia. A partire dal XVII secolo, i primi agronomi e viaggiatori stranieri li notarono per le dimensioni eccezionali e per la forza, espressa nel lavoro nei campi e sulle alzaie.
Verso gli anni ’50 del 1800 i primi buoi discendenti da queste popolazioni locali si distinsero per le qualità delle carni al concorso di macelleria di Poissy.
Nasce il nome Blonde d’Aquitaine
Con lo sviluppo della zootecnia alla fine del XIX secolo si individuarono tre popolazioni distinte, Garonnaise, Quercy e Blonde des Pyrénées, organizzate in Libri Genealogici dal 1898 al 1920. Tra le due guerre si continuò l’attività di selezione ma negli anni ’50, in seguito agli effetti devastanti della Seconda Guerra Mondiale e con lo sviluppo della meccanizzazione, si registrò un declino del numero dei capi, e gli animali erano utilizzati soprattutto per il traino. Sollecitato da una politica governativa che intendeva rilanciare la produzione e favorire il miglioramento genetico, Raphaël Trémouille, veterinario e rappresentante politico locale, riuscì dopo lunghe discussioni a unire i tre rami.
La fusione avverrà in due tempi: nel 1961, si uniscono la Garronnaise e la Quercy. La Blonde des Pyrénées le raggiunge nel 1962.
Nasce così il nome Blonde d’Aquitaine, e la selezione si orienta verso la qualità della carne. In 10-15 anni, questa razza regionale originaria del sud-ovest si diffonde su tutto il territorio francese e comincia a essere esportata.
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